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In linea teorica chiunque può aprire un e-commerce, ma trovare i fondi necessari per farlo funzionare bene non è scontato. La crescente concorrenza rende più difficile distinguersi tra la massa, ed è necessario adottare strategie di marketing per massimizzare la visibilità dei tuoi prodotti verso il giusto pubblico.
Richiedere un finanziamento a fondo perduto ti permette di poter attuare da subito una strategia per l’avvio e il consolidamento della tua attività digitale che, nel caso di un e-commerce, può essere un’attività piuttosto costosa. Vediamo, quindi, perché può essere vantaggioso richiedere un finanziamento e dove indirizzare il budget.
Quali spese richiede un e-commerce?
Se vuoi avviare un e-commerce da zero, sappi che dovrai tener conto di due importanti voci di spesa: le spese burocratiche e quelle legate alla gestione digitale dello store.
Infatti, la burocrazia non è appannaggio dei soli negozi fisici, e dovrai rispettare quanto previsto dalla Direttiva 2000/31/CE che, fortunatamente, prevede pratiche molto più snelle. Inoltre, al di sopra dei 5.000 euro di fatturato, sei tenuto all’apertura della Partita Iva, con conseguente iscrizione alla Gestione Separata dei Commercianti, dove verserai i tuoi contributi.
Ma veniamo alle spese non fiscali. Perché è vero che un e-commerce, rispetto a un negozio tradizionale, permette di risparmiare su costi di affitto, utenze e personale, ma è anche vero che non basta aprire un e-commerce per iniziare a vendere.
Per approfondire l’argomento tecnico abbiamo chiesto un parere ad una nota Web Agency salentina, I’M Evolution, che dal 2003 si occupa di digital marketing per le aziende.
Secondo voi esperti, oltre ai costi legati allo sviluppo concreto dell’e-commerce, quali altri costi occorre sostenere per far funzionare un negozio online?
Sicuramente bisogna considerare anche tutte le fasi che precedono e seguono la creazione del sito, in quanto, il tuo store dovrà essere ottimizzato al meglio per potersi posizionare sui motori di ricerca prima dei tuoi competitor. Per questi motivi dovrai mettere in conto le spese per i seguenti servizi che noi di I’M Evolution offriamo:
- Strategie SEO, per migliorare il posizionamento organico dell’e-commerce sui motori di ricerca;
- Campagne SEM, basate sulla pubblicità a pagamento, che si tratti di social o motori di ricerca;
- Strategie contenuti, finalizzate ad offrire all’utente contenuti in grado di migliorare il coinvolgimento e le conversioni;
- Servizi di link building e pr online, per acquisire backlink verso l’e-commerce con lo scopo di aumentare la link popularity.
Naturalmente, il successo dell’e-commerce dipende anche dal budget che hai a disposizione per questo, molti imprenditori digitali preferiscono ricorrere a finanziamenti per partire da subito con il piede giusto.
E-commerce ed imprenditoria digitale: tutte le opzioni di finanziamento
Oltre ai classici finanziamenti erogati dagli istituti di credito, sono molte le forme di finanziamento sviluppate appositamente per i progetti digitali. Vediamole di seguito:
- Bando voucher digitali 4.0. Si tratta di un contributo regionale che permette di ottenere fino al 45% dell’investimento necessario, con un tetto massimo di 150.000 euro. L’intero importo del voucher è a fondo perduto e ogni azienda ha diritto ad un solo voucher.
- Bando SIMEST. Pensato per chi vuole lanciare un e-commerce, o vuole migliorare quello già avviato, il Bando SIMEST permette di ottenere finanziamenti a tasso agevolato e di finanziamenti a fondo perduto per creare o migliorare il proprio e-commerce.
- Bando Digital Business. Promosso da Unioncamere Lombardia, il bando ha lo scopo di sostenere gli imprenditori che desiderano aprire un’attività basata sull’e-commerce. Il finanziamento, a fondo perduto, copre fino al 70% delle spese per le micro imprese e fino al 50% per le medio-piccole.
Tramite bandi, finanziamenti a fondo perduto e forme di microcredito, potrai quindi far fronte alle spese burocratiche e non, necessarie per avviare il tuo e-commerce.
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