Abbiamo avuto alcuni utenti che ci hanno chiesto maggiori informazioni riguardo queste banche in Italia.
Il settore non è molto diffuso e non è molto facile trovare informazioni.

Qualche mese fa avevo trattato l’argomento in seguito all’annuncio di una probabile apertura nel 2008 di una banca islamica.
In seguito però non ho più dato informazioni.

Aggiornandomi un po’, sembra che purtroppo la banca islamica ancora non sia stata costruita fisicamente e che sia ancora un progetto su carta.
All’estero sembra che il fenomeno invece sia crescente ed il punto con maggiore presenza è la Gran Bretagna.

L’apertura di questo tipo di banche è stata fatta per attirare capitali arabi che essendo legati al petrolio potrebbero portare parecchi vantaggi.

In Italia come nel resto del mondo, quest’anno è caduta una forte crisi sul settore bancario e non penso che l’apertura di un (completamente) nuovo istituto bancario sia stato il primo problema nazionale.

Con completamente nuovo intendo farvi capire che la banca islamica è un servizio bancario totalmente senza basi giuridiche in Italia e quindi da regolamentare.
Con molta probabilità in futuro verrà creato, quando le acque finanziarie si calmeranno.

Ad esempio:

[…]la finanza islamica non permette di accendere un mutuo con interesse, ma fa comprare la casa alla banca per poi farla affittare al cliente ad un prezzo che comprende il costo del denaro, fino a quando, corrisposto il pagamento, la casa viene “regalata” al cliente. Così facendo, il problema normativo sorge perché le banche sono di fatto possessori della casa e perciò meno attente alla solvibilità del cliente, andando ad minare uno dei pilastri del sistema creditizio italiano. Quello fiscale, invece, nasce perché il doppio passaggio di proprietà porta le parti a pagare due volte l´imposta di registro, la prima quando la banca compra la casa e la seconda quando la dà al cliente. Problemi di questo tipo richiedono un intervento da parte del legislatore e delle autorità di vigilanza. «Abbiamo avviato contatti informali con il governo e con la Banca d´Italia, e queste istituzioni – dichiara Hatem Abou Said, incaricato per conto della Islamic International Bank di Londra di costituire una banca islamica in Italia – e credo che non sarà impossibile avere le autorizzazioni necessarie entro il 2008»

Fonte larepubblica

Non aspettatevi un dilagare di questo modello bancario, penso rimarranno banche di nicchia, forse saranno più un approccio culturale che un vero sistema finanziario.
Per una banca islamica è molto difficile vivere all’interno di un sistema completamente differente dal suo.
Infatti tutto l’est asiatico, occidente, Oceania e Americhe utilizzano un sistema ad interessi.
Questi istituti hanno dei limiti che rischiano di limitarne la crescita.

Probabilmente culturalmente hanno una storia centenaria quanto le nostre banche ed hanno resistito facilmente alla crisi finanziaria grazie alla estraneazione da questo sistema, ma una volta integrate entrano a far parte del mercato e della grande competizione che ogni giorno si svolge.