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Solitamente un prestito è uno strumento finanziario che realizza un duplice scopo. Da una parte si trova il contraente che necessita di una certa somma di denaro. Grazie al finanziamento può, quindi, disporre immediatamente di un capitale che non ha ancora accumulato e d’altro canto dovrà corrispondere degli interessi al creditore. Dall’altra parte troviamo il soggetto finanziatore che realizza questo tipo di operazione per ottenere un guadagno. Detto guadagno è ovviamente rappresentato dal tasso di interesse. Tuttavia nella pratica si sono molto evoluti i metodi di finanziamento, fino al punto in cui oggi assistiamo a dei prestiti a tasso zero reale.
Per cercare di capire meglio questo fenomeno, è bene analizzare questa tipologia di finanziamento per capire se realmente il costo è nullo. Iniziamo col dire che il costo di un prestito non è calcolato solo dagli interessi, invece entrano in gioco anche altre grandezze che vengono definite dalla banca come commissioni o costi accessori. Detti costi non entrano nel calcolo del Tasso Annuo Nominale, il famoso, TAN, dato che in sostanza non rappresentano degli interessi. I prestiti a tasso zero, quindi, considerano solitamente questa componente di costo e perciò è improprio dire che non si devono sostenere spese.
Certamente azzerando il tasso di interesse si ha un grosso risparmio, tuttavia non è detto che sia tutto realmente come sembra. Questi finanziamenti vengono spesso concessi agli acquirenti dei beni di consumo. Essi svolgono, quindi, solo la funzione di permette ad un venditore, di offrire ai proprio clienti la possibilità di pagare con una dilazione non fruttifera di interessi. Grazie a questo strumento si sono moltiplicate le offerte commerciali che indicano la possibilità di pagare a rate un determinato bene, specificando che non si andranno a pagare costi accessori.
I costi
In realtà spesso devono essere considerati anche altri tipi di costi, come ad esempio quelli di apertura pratica. Infatti anche se il finanziamento non dovesse avere una componente positiva del TAN, la banca sopporterà delle spese per la concessione e vorrà essere rimborsata almeno di quelle. Per questo motivo occorre fare attenzione quando si decide di approfittare di questo tipo di offerte perché molto spesso ci si troverà a pagare perlomeno alcuni costi accessori. Il mercato della vendita al dettaglio e quello del mondo creditizio, sono sempre molto in evoluzione e, per questo, si sono sviluppati concetti ancora più innovativi.
Ad oggi è possibile, infatti, approfittare veramente di prestiti a tasso zero reale, vediamo come. La concorrenza sempre più agguerrita ha portato alcuni fornitori alla decisione di sopportare loro stessi i costi di apertura pratica. In questo modo essi possono realmente fornire, ai propri clienti, la possibilità di ottenere una dilazione di pagamento senza pagare nulla in più. Essi dovranno semplicemente rimborsare periodicamente il costo dell’oggetto acquistato e non dovranno preoccuparsi di nient’altro.
Certamente questa possibilità è molto conveniente anche se non sempre le cose sono come sembrano, anche in questo caso. Infatti può capitare che alcuni fornitori decidano di offrire questa soluzione, tuttavia cerchino di salvaguardare la loro percentuale di guadagno, trasferendo i costi accessori direttamente sul costo del bene in oggetto. Per questo motivo sarebbe possibile trovare un prezzo al cui interno sia già presente la componente di costo aggiuntiva. In questi casi si avrà solo l’illusione di non pagare nulla all’istituto di credito mentre, in realtà, si è già provveduto a farlo.
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