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Come scegliere il migliore conto deposito
Il conto deposito continua ad essere tra le modalità di risparmio ed investimento più diffuse a livello bancario. Il motivo? È sicuro, facile da gestire e conveniente. Ma ci sono alcune cose da sapere prima di iniziare a compilare i moduli.
Cos’è il conto deposito?
Il conto deposito è un contratto bancario pensato per chi vuole investire i propri risparmi rischiando poco ma mantenendo la possibilità di un certo margine di guadagno. È simile al conto corrente, ma limitato nelle funzionalità, perché permette soltanto il prelievo e il versamento.
Di conseguenza, non permette i pagamenti in assegno o bonifici, il pagamento delle bollette, l’accredito dello stipendio o i pagamenti in bancomat e carta di credito. In alcuni casi si possono anche ottenere agevolazioni presso la banca se si vincola il capitale depositato. Il migliore conto deposito può fruttare diversi interessi sul patrimonio investito, a seconda del tipo di contratto sottoscritto.
C’è quindi una netta differenza tra conto libero e vincolato. Mentre il conto deposito libero permette al risparmiatore di prelevare somme di denaro in caso di necessità, senza l’obbligo quindi di lasciare il capitale immobilizzato, il conto deposito vincolato non permette il prelievo prima della scadenza contrattuale, senza andare incontro alla riduzione degli interessi maturati. Il vantaggio è però evidente: il conto deposito vincolato assicura tassi di rendimento più alti.
Come scegliere il conto deposito più vantaggioso?
Quando si sceglie un conto deposito, il rendimento ha larga voce in capitolo. I tassi di interesse non sono però l’unico aspetto da tenere in considerazione: molto importante è anche il regime fiscale, perché alcune banche si fanno carico del pagamento dell’imposta di bollo, altre no. Le spese di gestione del conto finiscono dunque con l’influire sui rendimenti. Infine, vanno detratte le tasse, pari al 26% degli interessi riconosciuti sul conto deposito.
Naturalmente, più il rendimento è alto, più è alto il livello di rischio dell’investimento. Più l’investimento è sicuro, minore è il rendimento. In questo caso ha grande importanza la solidità delle banche in cui si investe.
Il conto deposito resta comunque una modalità di investimento sicura, in quanto tutelata dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. Ciò prevede che, in caso di fallimento della banca, ogni risparmiatore sia risarcito con una copertura fino a 100.000€, ottenendo il rimborso entro i 20 giorni lavorativi.
Come aprire un conto deposito?
L’apertura di un conto deposito è un’operazione facile e veloce, che può essere eseguita direttamente on-line. Presuppone però che si sia già titolari di un conto corrente tradizionale dal quale poter effettuare le transazioni. Il conto deposito può essere aperto da tutti, perché non richiede la concessione di nessuna garanzia e non è subordinato a processi istruttori o all’analisi della storia di credito.
Tra i documenti richiesti per l’apertura del conto deposito c’è innanzitutto il documento di riconoscimento, ma anche il codice fiscale e l’IBAN del conto corrente su cui si appoggerà. Alcune banche prevedono un deposito minimo per l’apertura. Questa procedura può essere eseguita direttamente sul sito della banca, compilando i moduli e spedendoli alla stessa.
Quando si sceglie un conto deposito, dunque, bisogna avere uno sguardo globale non solo sui rendimenti, ma anche sui costi di gestione e sull’affidabilità della banca. Valutare quello più adatto alle proprie esigenze è molto facile grazie ai tanti portali che permettono la comparazione degli interessi e dei costi in uscita.
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