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Il mutuo per la prima casa è un prestito ipotecario rivolto esclusivamente a coloro che non sono ancora proprietari di alcun immobile e gode di determinati vantaggi rispetto agli altri mutui. Costituisce il tipo di mutuo più richiesto dai clienti italiani, parliamo di una percentuale che supera il 60 percento.
Un mutuo sulla prima casa gode delle seguenti agevolazioni fiscali:
- IVA e imposta di registro al 4 e al 3 percento, rispettivamente, anziché ai canonici 10 e 7 percento.
- Imposta sostitutiva sull’acquisto della prima casa allo 0,25% anziché al 2%.
- Imposta ipotecaria e catastale fissa, con un importo pari a 168 euro per ciascuna.
- Detrazione della Tasi, a discrezione chiaramente del proprio comune di appartenenza.
- La detrazione degli interessi passivi del mutuo: questa agevolazione è pari al 19% del costo che viene sostenuto per gli interessi passivi sul mutuo ipotecario, stipulato per l’acquisto della principale abitazione. All’interno dell’agevolazione sono inclusi anche i costi dell’istruttoria e della perizia effettuata dalla banca, il costo dell’atto notarile e le imposte pagate sul mutuo, per un massimo tetto pari a 4.000 euro.
Per giovani coppie con basso reddito è possibile una forma molto particolare di finanziamento per l’acquisto della prima casa: il mutuo tasso zero. E’ totalmente privo di costi di accensione e di chiusura. Questo tipo di prestito è stato introdotto per proteggere le categorie sociali da tutelare, come i pensionati, le giovani coppie o famiglie con particolari condizioni economiche.Per ottenere questa tipologia di mutuo bisogna vincere dei bandi di concorso per l’assegnazioni pubblicati periodicamente da ogni singola regione e con una durata massima che ha solitamente 10 anni.
Per ottenere le agevolazioni previste per l’acquisto di una prima casa con il mutuo è importante identificare le caratteristiche indispensabili per far sì che una casa venga classificata come prima casa, visto che quest’ultima è sottoposta ad importanti agevolazioni fiscali.
Come si fa’ a dire che un immobile costituisce prima casa?
- non deve assolutamente essere un immobile di lusso;
- l’acquirente deve necessariamente essere una persona fisica;
- al momento dell’acquisto non si devono possedere altri immobili nello stesso comune di quello d’acquisto che vuole essere classificato come prima casa;
- non deve esserci su tutto il territorio italiano nessun’altra casa acquistata con l’agevolazione prima casa; è necessario che chi acquista porti la residenza nello stessocomune dell’immobile acquistato entro i 18 mesi dal rogito, altrimenti decadono tutte le agevolazioni.
Come è possibile richiedere un mutuo per l’acquisto della prima casa?
– Una volta trovato l’immobile da acquistare è necessario sapere quale cifra richiedere, di solito si può richiedere fino all’80% percento del valore di mercato totale dell’immobile. Tuttavia alcuni istituti di credito consentono di finanziare l’intero valore, si parla in casi come questo di mutui al 100 percento, a fronte però di garanzie e interessi maggiori.
– Dopo aver trovato l’immobile (ndr mediante una particolare procedura di deposito di liquidità a titolo di garanzia è possibile accendere un mutuo anche per una casa comprata all’asta) è possibile, per chi compra, reperire la somma necessaria per acquistarlo scegliendo tra le varie offerte presenti tra le banche italiane, per trovare la proposta che meglio combacia con le proprie esigenze. Diversi siti di comparazione online consentono di trovare quello che più si adatta a ciò che si cerca.
– Una volta scelta la banca, sarà necessario compilare una richiesta di mutuo, con le informazioni sui dati anagrafici del o dei richiedente/i, insieme alla composizione del nucleo famigliare, la posizione lavorativa e i redditi netti. Questi sono i reali valori necessari alla bancaper poter esprimere un parere di fattibilità: il reddito del richiedente e del nucleo familiare così come riportato nella propria dichiarazione dei redditi, il costo della casa per cui si richiede il finanziamento, la presenza di eventuali garanzie supplementari prestate da terzi, il rapporto rata/reddito intorno al 30% del reddito netto complessivo dei richiedenti, per non gravare troppo sul bilancio della famiglia.
– Dopo aver ricevuto il parere di fattibilità da parte della banca è indispensabile inviare alla banca tutta i documenti richiesti a conferma di quanto viene dichiarato nella richiesta di mutuo, che varia, chiaramente, a seconda della posizione lavorativa del richiedente. Ad esempio un lavoratore dipendente dovrà fornire: dichiarazione fornita direttamente dal datore di lavoro sulla propria anzianità di servizio, ultima busta paga e copia dell’ultimo modello CUD o 730. Il lavoratore autonomo, invece, dovrà fornire copia del modello Unico Pf; l’estratto della CCIAA e attestato di iscrizione all’albo in caso di libero professionista.
– Ad integrazione dei documenti indicati sopra sarà necessario presentare anche il proprio certificato di nascita, il certificato di stato civile, l’estratto di matrimonio, copia del compromesso, planimetria dell’immobile, una copia del certificato di abitabilità, copia dell’ultimo atto di acquisto di quell’immobile. Sono molti a richiedere un mutuo a tasso fisso per l’acquisto della prima casa, in quanto è quello che offre maggiori garanzie di non aumento della rata da pagare, a differenza del mutuo per la seconda casa, per il quale ultimamente si sta’ facendo sempre più largo il mutuo a tasso variabile, visti gli ottimi tassi di interesse che attualmente ha da offrire.
– Una volta conclusa la fase dell’acquisizione documentale inoltrata dal cliente alla banca nonché effettuati altri accertamenti, la banca delibera sull’erogazione o meno del mutuo e ne dà subito comunicazione al richiedente. A chi rivolgersi per un mutuo destinato all’acquisto di un immobile che andrà a costituire la nostra prima casa? Tra le varie offerte attualmente disponibili per l’accensione di un mutuo per l’acquisto della prima casa spiccano senz’altro quelle offerte da Unicredit e da Poste Italiane, molto gradite alle associazioni dei consumatori e in cima alle classifiche di gradimento anche degli utenti.
Una volta terminata la fase istruttoria come avviene l’erogazione del mutuo? La fase conclusiva è analoga a quella di un normale mutuo e consiste nella stipula del contratto mediante un atto pubblico ovvero davanti ad un notaio, alla presenza sia della Banca che del richiedente. In questo modo la Banca consegna al mutuatario una certa somma di denaro mediante assegno circolare o con bonifico che la parte si obbliga a restituire successivamente con il piano di ammortamento concordato.
Generalmente viene stabilita anche un’ipoteca a favore della banca sull’immobile oggetto del finanziamento. Ci sono ipoteche che variano dal 150% al 300% del finanziamento erogato per coprire gli eventuali interessi, così come gli interessi di mora in caso di ritardo nei pagamenti. Alla fine del pagamento la banca provvede automaticamente alla rimozione dell’ipoteca. Dopo aver sottoscritto il contratto la somma di denaro viene messa a disposizione del richiedente.
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