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Spesso l’acquisto di una casa all’estero rappresenta la voglia di investimento più considerata da parte dei risparmiatori italiani, soprattutto per via della convenienza economica. In effetti la crisi internazionale ha provocato una forte caduta nei prezzi degli immobili all’estero. Al contrario, invece è accaduto in Italia , poiché i prezzi degli immobili si sono mantenuti rigidi e meno flessibili rispetto a quelli stranieri. In conclusione, comprare una casa all’estero costa meno. Per questa ragione molti risparmiatori italiani hanno optato di investire la propria liquidità in eccesso acquistando una seconda casa negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Spagna, nei Paesi dell’Est Europa o a Dubai. Ad esempio, un appartamento bilocale a Dubai può essere acquistato con 60 mila euro, l’equivalente del costo di un box auto a Roma. In molti casi, alla convenienza del minore prezzo delle case all’estero si aggiunge anche un carico d’imposta più leggero sul valore del patrimonio immobiliare.
Se vediamo costa meno comprare casa negli Usa, dopo l’ultima vicissitudine dei mutui del 2008, che ha visto un notevole ribasso dei prezzi delle case americane, che ci spinge a valutare l’acquisto di un appartamento (seconda o terza casa) a New York, o nelle altre città degli Stati Uniti, come ha fatto Walter Veltroni che ha comprato nel settembre 2008, un appartamento a Manattham. Questa convenienza non solo si riscontra nel territorio statunitense, ma anche in altri Paesi la crisi ha avuto il suo ruolo scatenante.
A spingere gli italiani a comprare la seconda casa all’estero ha contribuito anche il clima d’incertezza sullo stato di salute delle banche, in particolar modo nel periodo settembre-novembre 2008, colpite dalla crisi finanziaria internazionale. I risparmiatori hanno preferito convertire le proprie attività finanziarie e la liquidità in eccesso sul conto corrente bancario in mattone. Considerando gli alti prezzi degli immobili in Italia hanno optato per il mattone straniero. La tendenza è confermata anche dalla brusca caduta nel numero di mutui accesi per acquistare una seconda casa nel 2008.
Quindi se si vuol investire, perché non comprare una seconda casa all’estero?
Tutto può essere, è senz’altro una diversa fonte di investimento, da prendere con le dovute precauzioni, valutando le condizioni del prezzo, ma anche la normativa locale, inoltre, bisognerebbe dare uno sguardo anche alla stabilità politica del paese in cui si trova l’immobile, per moderare i rischi, e rivolgersi ad un’agenzia immobiliare competente.
Quando si sceglie di investire all’ estero è sicuramente essenziale affidarsi ad una valida agenzia che vi sostenga per tutta la durata dell’ investimento. Per otterene un mutuo sono necessari tutta una serie di documenti che solo un' agenzia che possiede conoscenze legali può aiutarvi ad ottenere.
Acquistare un immobile all’ estero per poi decidere di affittarlo è una valida opzione perchè consente da un lato di ottenere un profitto dall’ affitto dello stesso e dall’ altro di sfruttarlo quando ogniqualvolta lo si desidera, per le proprie vacanze.
La Bulgaria, con l’ingresso nel 2007 nell’Unione Europea, ha avuto un impressionante boom immobiliare.
Il clima molto è simile a quello italiano, ci sono località turistiche molto sviluppate ed attrezzate con centinaia di alberghi, campi di golf, locali e casinò.
Inoltre sono presenti importanti località sciistiche con nuovissimi impianti di risalita e centri termali.
Noi siamo una famiglia di imprenditori che ha sviluppato numerosi progetti immobiliari in Bulgaria con ritorni elevati.