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La scelta del conto corrente non è cosa semplice. La maggior parte delle volte ci facciamo condizionare dalle pubblicità oppure dall’impiegato allo sportello che ci consiglia in base ai nostri utilizzi quotidiani.
Tuttavia i conti correnti si possono raggruppare in tre tipi: conti ordinari, conti a pacchetto e conti in convenzione.
I primi sono i conti per cui si paga ogni operazione che si effettua, sono conti “a consumo” e convengono soprattutto a chi effettua pochissime operazioni al mese. Il cliente potrebbe risparmiare qualche soldo visto l’utilizzo scarso.
I conti a pacchetto invece sono oramai quelli più diffusi e si possono dividere in due sottospecie: con franchigia e senza franchigia. La prima comprende un numero limitato di operazioni gratuite la seconda prevede un numero illimitato di operazioni gratuite.
Infine ci sono i conto correnti in convenzione. Questi conti prevedono agevolazioni in base ad accordi prestabiliti con determinate categorie di clienti.
Considerate che spesso i conti a pacchetto garantiscono gratuità fino a un numero di operazioni piuttosto alto. Per cui il conto ordinario finisce per diventare inutile, visto il costo zero dei conti a pacchetto.
Fonte ilfaromag.com,solofinanza.it,altroconsumo
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