Prestiti Cambializzati – Cosa sono e come funzionano

Il prestito cambializzato (o fiduciario) rientra nella categoria dei finanziamenti personali, quindi non finalizzati (paragonabile alla “cessione del quinto“, “prestito delega“, ecc.); al beneficiario infatti non viene richiesta nessuna motivazione sulla destinazione della somma erogata. T

Tendenzialmente si ricorre al presito cambializzato semplicemente per soddisfare esigenze di liquidità monetaria, destinato a persone comuni, lavoratori con reddito provato e pensionati. Il prestito cambializzato viene concesso in diverse forme in base al destinatario:

  • lavoratore dipendente: con la garanzia del TFR (liquidazione)
  • lavoratore autonomo/liberi professionisti: con richiesta di una polizza sulla vita (da almeno 2 anni)
  • lavoratori neo assunti (senza TFR): con doppia firma di un garante
  • pensionati: con certificazione INPS

Il prestito cambializzato è a tasso fisso e rata costante per tutta la durata del finanziamento, esso non costringe alla trattenuta in busta paga (come per esempio avviene per la cessione del quinto).

Questo tipo di prestito  si distingue dagli altri per il metodo di rimborso, esso si effettua attraverso il pagamento di cambiali (dalle quali prende il nome) piuttosto che i comuni RID o bollettini postali. Ogni singola tratta può essere appoggiata presso una qualsiasi banca (non necessariamente in quella dove si ha un proprio conto corrente).

La facoltà di rimborso del finanziamento del richiedente è basata su diversi fattori: il proprio reddito, l’anzianità lavorativa maturata e l’eventuale presenza di altri finanziamenti in corso.

Sugli stessi valori è misurato il piano di ammortamento, i tempi variano comunque tra un minimo di 12 mesi e un massimo di 120, in base alla comodità scelte dal cliente.

Il prestito cambializzato presenta diverse agevolazioni per le quali risulta molto utilizzato:

  • tasse rateali molto basse, fattore sul quale si determina fondamentalmente la propria scelta
  • possibilità di erogazione anche a lavoratori extracomunitari, purché in possesso del regolare permesso di soggiorno
  • concessione anche a “cattivi pagatori”, purché siano lavoratori dipendenti
  • erogazione del prestito in tempi piuttosto brevi, a poche giornate dalla domanda infatti al cliente viene consegnato un anticipo o il saldo.
  • compatibile con la presenza di altri finanziamenti in corso estinzione anticipata, con un risparmio sul recupero degli interessi non ancora maturati
  • nessuna garanzia richiesta, solo su importi elevati l’eventuale presenza di un garante

Un’importante considerazione è che l’ammontare delle quote non deve superare il 30% del reddito netto mensile percepito dal beneficiario e, nel caso di altri finanziamenti in corso, l’onere finanziario non può comunque superarne la metà.

La restituzione del prestito si effettua tramite cambiali che il richiedente potrà rimborsare recandosi presso una banca qualsiasi, versando la somma della rata in scadenza; generalmente la banca avverte tempestivamente l’avvicinarsi della scadenza.

Per ottenere l’autorizzazione di un prestito cambializzato il richiedente deve garantire i requisiti richiesti per il prestito personale non finalizzato: un reddito documentabile che dia la possibilità di far fronte al rimborso puntuale e regolare delle rate del finanziamento, esibire alla banca i precisi documenti che attestino la propria condizione economica e lavorativa (ultima busta paga, modello CUD, modello Unico, ecc.).
Solitamente, se non diversamente specificato, le rate comprendono le varie spese:

  • acquisto cambiali
  • assicurazioni
  • commissioni
  • pratica istruttoria
  • registrazione contratti

 

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